La passione di Frida

la passione di fridaTitolo originale: Frida Kahlo und die Farben des Lebens
Autrice: Caroline Bernard
Genere: Romanzo biografico
Anno di pubblicazione: 2020
Titolo in Italia: La passione di Frida
Anno di pubblicazione ITA: 2020
Traduzione di: Maria Carla Dallavalle
Pagine: 311

 – Ho ricevuto una copia di questo libro –

Lo stile surrealista di Frida non mi ha mai fatto impazzire, lo confesso.

Le mie simpatie pittoriche non vanno oltre gli impressioni (purtroppo non sono come Robinson ?); ma devo confessare di provare un certo magnetismo per la personalità di questa donna combattiva e instancabile.

Si dice che fortuna e audacia siano due degli ingredienti del successo e nella vita di Frida hanno giocato sicuramente un ruolo importante (la seconda soprattutto che la prima non sempre è stata clemente).

Fatto sta che tutto comincia, in realtà, con una tragedia che all’età di 18 anni la portò a dover sopportare 32 operazioni chirurghe e a restare poi bloccata a letto per anni (e le conseguenze di questo incidente rimarranno per sempre una parte della vita di Frida, dalla salute già di suo non al top).

È proprio da qui che Caroline Bernard ci accompagna nella vita di Frida Kahlo facendoci passare attraverso l’ingombrante figura di Diego Rivera; attraverso Stati Uniti e Francia; attraverso case azul e case-studio; attraverso incontri, pensieri e amanti.

Quello che emerge da questa storia è il ritratto di una donna in costante movimento che riuscì a trasformarsi da «esotica figura accessoria al fianco di Diego» in Frida Kahlo.

Sembrerà un passaggio forse scontato che noi oggi diamo per assodato, ma ti assicuro che così non fu e uscire dall’ombra di un artista noto – anche politicamente – come Rivera non fu affatto un passo semplice.

Certo, il mondo culturale-artistico in cui Rivera accolse Frida era sicuro terreno fertile per un’artista in fieri e le permise indubbiamente di sfruttare gli agganci giusti nell’ambiente, ma acquisire una dimensione propria, visto anche l’amore tormentato che li legò per tutta la vita, non fu facile.

Insomma è questa forza, questo “mai arrendersi”, questa costante rivendicazione di se stessa a rendere oggi Frida un’icona, una bandiera, un modello ispirazionale (anche se, ripeto, il “gap” del tormentato amore con Diego Rivera è un elemento che non riesco ancora a comprendere del tutto).

Quindi, ecco, il romanzo della Bernard mi ha lasciato la curiosità di approfondire ulteriormente la vita della pittrice messicana, magari passando al testo che la stessa autrice suggerisce: Una biografia di Frida Kahlo di Hayden Herrera.

Detto questo tuttavia, ho trovato che al libro della Bernard mancasse un po’ di trasporto come se l’autrice avesse paura quasi di lasciarsi andare nel suo stesso romanzo.

Si avverte – o almeno io l’ho avvertito – un certo distacco narrativo, una certa freddezza (e trattandosi di un romanzo, la cosa mi ha fatto un po’ storcere il naso); il personaggio è potenzialmente eccitante, ma il modo in cui è condotta storia non riesce a stare completamente al passo.

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