La morte è una convinta democratica

la morte è una convinta democraticaTitolo: La morte è una convinta democratica
Autore: Lucio Figini
Genere: Romanzo
Anno di pubblicazione: 2020

– Ho ricevuto una copia di questo libro –

1918. Nei boschi di Koptjakij, due uomini stanno trasportando i corpi di due membri della famiglia degli ultimi zar appena trucidata.

Il programma non va come sperato e Roman si ritroverà in fuga per l’Europa assieme a un ragazzo, un medaglione e un enorme segreto.

2018. Benvenuto Malvolio è un insegnante che ama “intrattenersi” con le madre delle proprie alunne e conversare amabilmente con la sua allucinazione personale: Benvenuto Cellini.

A un certo punto, sente la necessità di approfondire la sua origine e di scoprire di più sulla madre, morta quando lui era solo un bambino.

La sua indagine parte da un medaglione…

La narrazione si muove quindi su due piani temporali diversi: quello di Roman e del suo viaggio senza sosta per l’Europa e quello di Benvenuto anche lui alle prese con un viaggio europeo che però presenta una certa monotonia (infatti le città si distinguono giusto dal nome non avendo descritte specificità proprie).

Tuttavia nonostante questo intreccio, la storia è abbastanza prevedibile e lineare.

Sebbene poi tutto assuma molto presto i contorni di una specie di thriller spionistico, mancano comunque – dal mio punto di vista – una certa tensione e una certa carica nell’evolversi della vicenda che mantiene, purtroppo, risvolti facilmente intuibili.

Immaginabile quindi non soltanto il corso degli eventi, ma anche la direzione dei personaggi.

Il comparto femminile non presenta poi caratteristiche peculiari; .

L’idea, però, di questa specie di consigliere impertinente e guardone che è Benvenuto Cellini mi è piaciuta molto.

Lo stile molto scorrevole rende comunque la lettura semplice e veloce.

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