Titolo originale: La leyenda de la Peregrina
Autrice: Carmen Posadas
Genere: Romanzo storico
Anno di pubblicazione:
Titolo in Italia: La leggenda della peregrina
Anno di pubblicazione ITA: 2022
Traduzione di: Sara Cavarero
Pagine: 464
– Ho ricevuto una copia di questo libro –
Nel Mare del Sud, al largo di Panama, emerge una perla eccezionale che non solo garantirà l’agognata libertà allo schiavo che l’ha ripescata dalle profondità, ma anche alla sua famiglia.
Solo che, a volte, le storie non vanno così bene come vorremo; a volte la vittoria è mozza.
Le perle danno, ma pretendono anche molto.
Ed è da qui che seguiremo questo leggendario prezioso attraverso i secoli e i racconti di varie personalità: schiavi, commercianti, nobili, gioiellieri, domestici e chi ne ha più ne metta fino ad arrivare (o a tornare) nelle mani di Elizabeth Taylor, sì la diva di Hollywood e ultima sua proprietaria nota.
Devo dire che La leggenda della Peregrina è il libro per me: storia, drammi, altra storia, corti, imperi… e insomma devo dire di esserne rimasta davvero affascinata.
Come scrivevo la storia si snoda intervallando varie voci – poveri e ricchi, uomini e donne, giovani e anziani – e stili narrativi (a volte è un diario, altre un ricordo o una confessione in terza o prima persona).
Onestamente ho apprezzato molto questa coralità che ho trovato anche ben congegnata e coinvolgente.
Ogni capitolo è una storia legata – più o meno direttamente – a questo gioiello, a chi l’ha visto, posseduto, sognato.
Seguire la Peregrina nella storia ci costringe a parecchi salti temporali, ma ogni storia si conclude nel suo capitolo e, a volte, nei successivi ci sono piccoli ma intriganti riferimenti a personaggi incrociati in precedenza (la Peregrina rimase nella mani nella corona spagnola per dei secoli per poi passare nella mani di altri interessanti figure).
Apprezzo moltissimo quando l’autore cerca di basare il suo romanzo su fonti storiche; è logico che poi a un certo punto entra in gioco la parte di fantasia, ma ammiro molto che alla base ci sia uno studio storico (cosa che qui Carmen Posadas spiega di aver condotto).
Insomma per me è decisamente sì.
