Kill recensione

Titolo: Kill kill
Autrici: Anna Pampuri e Alessandra D’Errico
Genere: Romanzo
Anno di pubblicazione: 2019

– Ho ricevuto una copia di questo libro –

Cosa sareste disposti a fare per la vostra famiglia? Mentire? Rubare? … uccidere?

Darren, il nostro protagonista, va per l’ultima alternativa. È, infatti, un killer e lavora per l’FBI da quando l’agenzia lo contattò all’università, dandogli la possibilità di aiutare economicamente la madre e le due sorelle (abbandonate dal padre).

Accade, però, un intoppo: un incredibilmente bravo hacker irrompe (non una, non due bensì sette volte!) nel sistema del Federal Bureau. Parrebbe, quindi, che le identità dei vari agenti siano in serio pericolo.

La minaccia (cioè l’hacker) va eliminata e il gravoso compito spetta a Darren che gestirà la caccia all’uomo.

L’hacker, però, pare essere sempre un passo avanti… ed è così che irromperà nel computer di Darren instaurando con lui una strana conversazione che coinvolgerà anche il passato dell’agente…

Le premesse sembrerebbero davvero orientate verso una storia al fulmicotone, ricca di colpi di scena, sconti, incontri… e be’, sfortunatamente, non è proprio così.

Sebbene traspaia il grande impegno delle autrici, la storia non riesce a colpire oscillando ahimè tra passaggi prevedibili e scontati e personaggi che restano bloccati in stereotipi definiti; i colpi di scena perdono il loro effetto sorpresa e anche il ritmo ristagna mancando di quell’ansia e tensione che dovrebbe, invece, caratterizzare i thriller.

Facile per cui immaginare lo svolgimento che avrà la storia come altrettanto semplice è prevedere il destino dei vari personaggi.

Si legge molto rapidamente complice anche un stile che, forse, avrebbe bisogno ancora di qualche miglioramento.

Insomma, peccato…

 

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