Titolo originale: In memoriam
Autrice: Alice Winn
Genere: Romanzo
Anno di pubblicazione: 2023
Titolo in Italia: In memoriam
Anno di pubblicazione ITA: 2023
Traduzione di: Federica Merati e Roberta Scarabelli
Pagine: 419
– Ho ricevuto una copia di questo libro –
«Mezza lega, mezza lega
avanti, una mezza lega,
nella valle della Morte
cavalcarono tutti i seicento.»
La carica della brigata leggere, A. Tennyson
Preshute, una normalissima boarding school come tante altre in cui giovani rampolli della società bene inglese vengono educati a diventare i leader di domani: giornale scolastico, citazioni erudite, poesie nelle quali si cimentano gli studenti, un pizzico di nonnismo e un po’ di classico savoir-faire da lord (c’è pure un duca!).
Ebbene tutto molto normale e very english, se non fossimo però nel 1914 e il prestigio a cui la maggioranza di questi ragazzi avrà accesso è la carica di ufficiale dentro una trincea in Francia.
Seguiremo quindi un gruppo di giovanissimi studenti – e due in particolare (Sidney Ellwood e Henry Gaunt) -, il loro entusiasmo per la guerra, la frustrazione del dover ancora finire gli studi, le prime “penne bianche” (un uso davvero di cattivissimo gusto) e la loro tremenda e ineluttabile trasformazione sul campo di battaglia.
In memoriam è l’esordio di Alice Winn e direi che non poteva dar prova migliore come scrittrice.
Nel quadro devastante di una guerra statica fatta di trincee, terre di nessuno e fango, Winn tratteggia un complesso e ben realizzato quadro psicologico di questi ragazzi-soldato e ne descrive le condizioni non solo emotive e mentali ma anche fisiche e materiali (tanto che mi ha ricordato molto Niente di nuovo sul fronte occidentale di Erich Maria Remarque, che di contro faceva riferimento al fronte tedesco).
In tutto questo c’è spazio per i desideri, le aspirazioni personali e l’amore, soprattutto quando si tratta di un amore che, in Inghilterra, è un crimine (e lo rimase fino al 1967)?
Mi spiace essere arrivata con un tale ritardo alla lettura di In memoriam; un libro così, con questa portata emotiva e con l’attenzione alle vicende storiche, dovrebbe davvero ricevere maggiore attenzione di pubblico.