Titolo: Il rospo e la Badessa
Autore: Roberto Tiraboschi
Genere: Romanzo storico/Giallo
Anno di pubblicazione: 2021
Pagine: 299
Preceduto da:
– La pietra per gli occhi
– La bottega dello speziale
– L’angelo del mare fangoso
– Ho ricevuto una copia di questo libro –
Sicara Caroso, badessa del monastero di San Lorenzo, si sta recando in uno sperduto convento nella laguna per una vicenda molto complessa: pare, infatti, che una delle monache sia posseduta dal demonio in persona.
Ma al momento le strade di Venezia non sono proprio sicure; delle cento galee inviate in Oriente ne sono tornate diciassette e con loro è arrivato anche un morbo incurabile, la peste.
Le calli sono quindi terreno di scontri e sommosse e lo stesso doge è vittima di questi moti.
Urge trovare in fretta un sostituto che guidi la città fuori da questa deriva, ma una serie di giochi politici, interessi economici e confronti nobiliari non rendono questo compito semplice.
Inoltre la giovane monaca indemoniata, che tra l’altro appartiene a una delle famiglie più in vista e teoricamente è stata esorcizzata con successo da Sicara, viene ritrovata affogata in fondo a un pozzo.
Le consorelle sostengono che è stato il demonio a spingerla a un tale atto, mentre la badessa ha i suoi dubbi: nella gola della povera ragazza viene trovato un rospo, ma c’è anche altro che una rapida autopsia sul corpo rivela…
Il rospo e la badessa è il quarto romanzo di Roberto Tiraboschi dedicato alle origini di Venezia.
Uno degli elementi che più mi intrigano in questa serie di romanzi è l’immagine non “canonica” di una Venezia lontana dai fasti seicenteschi a cui tutti la associamo immediatamente.
Questa è una città ancora paludosa, dove le epidemie colpiscono brutalmente, il popolo è in furore e la crisi politica sembra insanabile (elementi tragici che accomunano anche un precedente capitolo della serie, La bottega dello speziale).
Il giallo scorre piacevole complice uno stile sciolto e per nulla pesante.
E però devo qui dire che ho “sentito” meno i personaggi e la storia è interessante sì, ma non tanto dal trascinarmi completamente con sé.
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