Il gran mondo

Titolo originale: Le Grand Monde
Autore: Pierre Lemaitre
Genere: Saga familiare
Anno di pubblicazione: 2022
Titolo in Italia: Il gran mondo. Gli anni gloriosi
Anno di pubblicazione ITA: 2022
Traduzione di: Elena Cappellini
Pagine: 624

– Ho ricevuto una copia di questo libro –

Esce oggi Il gran mondo, primo capitolo di una nuova trilogia “Gli anni gloriosi” targata Pierre Lemaitre.

Parliamone insieme!

1948. Libano. La famiglia Pelletier – Louis e sua moglie Angèle, i quattro figli e la moglie del primogenito – è riunita per un’importante occasione: l’annuale visita agli stabilimenti di famiglia.

Negli anni ’20, infatti, Louis Pelletier acquisì un modesto saponificio riuscendo poi a trasformarlo in un’impresa fiorente con contatti internazionali.

Il primogenito Jean, detto Bouboule, era stato designato come nuovo referente della fabbrica, ma l’esperienza – durata un solo anno – era stata così disastrosa da spingere Jean a trasferirsi a Parigi con la anaffettiva, tremenda, a tratti psicopatica (non che lui sia tanto meglio eh…) moglie Geneviève.

Poi c’è François, anche lui con base a Parigi ma per… studiare.

In realtà, sogna di fare il giornalista e di nascosto dai genitori sta lavorando per una testata giornalistica.

Étienne, l’animo sensibile della famiglia, è deciso invece a seguire Raymond, l’uomo che ama, in Indocina… ma qui si scontrerà con una durissima realtà.

Infine c’è Hélène, la ribelle, che costretta nella casa paterna senza più l’appoggio di Étienne con il quale formava un duo inseparabile, decide di cercare nuova fortuna anche lei a Parigi… ma qui le cose non vanno affatto come pensava.

Il gran mondo è una storia travolgente, con personaggi sfaccettati e insospettabili imprevisti.

La narrazione segue in parallelo i quattro fratelli, dando forse più preminenza a Étienne (che è sicuramente il filone a cui mi sono affezionata di più) e riunendo poi insieme tutti i fili.

Interessante il modo in cui la saga familiare si mescola a un thriller di spionaggio/politico e a un giallo ad alta risonanza mediatica senza dimenticare il contesto post-conflitto (e risultando tutto sommato credibile e coerente).

Forse gli ultimissimi capitoli in Indocina mi sono pesati un pochetto rispetto al resto, ma complessivamente la storia coinvolge e i colpi di scena sorprendono.

Aspetto il prossimo!

(Piccola nota finale: la storia si regge bene anche autonomamente. La “questione” principale viene chiusa, ma resta comunque aperta una serie di filoni)

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