“Ho avuto una vita molto dura da subito: ancora nella pancia di mia madre, il suo battito del cuore era così rassicurante che mi teneva sveglio!” “Mia madre aveva le mani come badili, mio padre come mattoni: lui mi puniva per dovere, lei per piacere.””Sono troppo intelligente per credermi un genio!”IL GIORNO CHE SONO NATO C’ERA SCIOPERO DELLE CICOGNE è un romanzo di formazione, Premio Massimo Troisi 2003 per la Scrittura Comica, pubblicato da Guida nel 2004 e oggi ripubblicato in edizione riveduta e migliorata dall’autore.In questo romanzo, papà e mamma faticano a riconoscere il figlio come individuo indipendente e fanno di tutto per impedirgli di lasciare il nido. Perché la famiglia si nutre di ruoli scambiati e morbose dipendenze: la madre non fa la madre ma cerca di tenerlo a sé come una piovra, la nonna gli fa da madre a patto che lui la ami con tutto il cuore, il padre vorrebbe aiutarlo a volar via ma ha molto bisogno di lui, il nonno puttaniere condivide con il piccolo molte esperienze interessanti…La storia è raccontata in prima persona, come un monologo teatrale, dal sapore autobiografico. Il tono è surreale ed estremo, specchio dello sguardo di ogni bimbo, che dalla sua minuscola postazione di vita, vede gli adulti a dimensione immensa, detentori di potentissime magie. Il nostro piccolo protagonista si difende con il sorriso, perché ai suoi occhi, papà e mamma appaiono orchi. Tuttavia crescendo, troverà il coraggio di affrontare i suoi mostri e vincerli. Ma si accorgerà che non muoiono, semplicemente mutano aspetto. E forti del loro significato letterale – monstrum/mostrare – gli rivelano qualcosa di grande che la sua (di tutti?) stoltezza giovanile, sempre egocentrica e vittimistica, mai avrebbe potuto immaginare.
Titolo: Il giorno che sono nato c’era sciopero delle cicogne
Autore: Fulvio Fiori
Casa editrice: /
Pagine: 211
Prezzo ed. cartacea: 9,99€
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