Il diritto di opporsi

Titolo originale: Just Mercy. A story of justice and redemption
Autore: Bryan Stevenson
Genere: Saggio
Anno di pubblicazione: 2014
Titolo in Italia: Il diritto di opporsi
Anno di pubblicazione ITA: 2020
Trad. di: Michele Zurlo

– Ho ricevuto una copia di questo libro –

Rabbia. Sgomento. Impotenza. Frustrazione. Sconcerto. Disgusto.

Sono solo alcune delle emozioni che ho provato leggendo Il diritto di opporsi.

Siamo negli Stati Uniti; sì, quel paese che dice di offrire le stesse opportunità per tutti, che spinge a sognare perché quella è la terra dove i sogni si realizzano.

Ma la realtà è ben diversa.

Bryan Stevenson sa, e noi con lui purtroppo impareremo, che i sogni si realizzano solo per gli statunitensi fortunati, che possono permettersi di sognare. Per gli altri, la vita è dura e governata dal denaro (soprattutto dalla sua mancanza).

Con un sistema sociale e giudiziario classista, repressivo e con pene durissime, gli Stati Uniti detengono una serie di spaventosi primati (non solo quelli legati alla pena di morte) e vantano ahimè una serie di assurdità incomprensibili. Ve ne riporto solo alcune:

  • chi amministra la giustizia è spesso eletto, quindi sottostà a degli standard qualitativi in base alla sua campagna elettorale (per esempio: pene più severe per tutti, anche per chi non se le merita);
  • praticamente non esiste un patrocinio gratuito per gli indigenti; chi non ha i soldi per permettersi l’avvocato, semplicemente resta in cella a marcire… che sia colpevole o meno;
  • falsi “professionisti” radiati in uno Stato possono tranquillamente continuare a esercitare – e far danni – in altri Stati;
  • i minori vengono giudicati come adulti negli stessi tribunali (da noi, ad esempio, esistono i tribunali e i carceri minorili separati dalla normale giurisdizione); possono quindi essere condannati all’ergastolo e alla pena di morte… e non sto a specificarvi quale atrocità deve poi subire un minore che viene messo in carcere con degli adulti (magari in mezzo a comprovati pedofili).

Questo terrificante elenco potrebbe continuare purtroppo, ma vi invito a leggere la storia di Stevenson, un avvocato che ha fatto della lotta a queste (e a moltissime altre) ingiustizie la sua ragione di vita.

Tra personaggi noti (tra cui Rosa Parks), sconfitte, lotte contro il tempo, giornalisti e opinione pubblica, seguiremo il lavoro di Stevenson nel corso degli anni tra casi “minori” e casi che arrivarono a coinvolgere per anni l’opinione nazionale e internazionale.

Il più eclatante di questi (che sarà quello principale del libro) è il caso di Walter McMillan, un afroamericano condannato alla pena di morte per aver ucciso una ragazza bianca. Contro di lui la fantasiosa testimonianza, più volte ritratta e modificata, di un criminale accusato di un altro omicidio.

Ne Il diritto di opporsi vi verranno raccontate tante storie terribili, tante storie cariche di speranza di coloro che ce l’hanno fatta grazie al lavoro di Stevenson e della sua associazione (la Equal Justice Initiative che garantisce assistenza legale gratuita) e altrettante che purtroppo hanno un finale diverso.

Non ci sono solo innocenti ingiustamente trattenuti in queste pagine; ci sono anche i colpevoli – magari malati mentali, sbandati, persone semplicemente sole o ignoranti – ai quali è stata comminata una pena assolutamente sproporzionata e alle quali sono state inflitte ingiuste sofferenze sulla sedia elettrica o al momento della tristemente famosa iniezione.

Insomma davvero leggetelo.

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