Il Delitto del Cervello. La Mente tra Scienza e Delitto

il delitto del cervello

Titolo: Il Delitto del Cervello. La Mente tra Scienza e Delitto
Autore: Andrea Lavazza/Luca Sammicheli
Genere: Saggio
Anno di pubblicazione: 2021
Pagine: 288

– Ho ricevuto una copia di questo libro –

recensione a cura di Jack Aubrey

Puniresti due persone diverse che compiono lo stesso atto nella stessa identica maniera?

E se ti dicessi, però, che una delle due lo ha fatto per un’ottima ragione, un motivo legittimo insomma; mentre l’altra solo per godere della sua cattiveria?

Il Delitto nel Cervello ci mette di fronte a questi e altri interrogativi, in poche parole: la duologia crimine-mente.

Da sempre gli essere umani hanno cercato un modo per motivare, distinguere e classificare un criminale o una persona più predisposta al crimine.

Molti studi hanno avuto conseguenze dannose come la teoria lombrosiana basata sull’aspetto fisico e facciale del criminale (che individuerebbe il destino criminale già in tenera età solo dalla mappatura del volto); altri invece, che prendono in considerazione più aspetti della vita del criminale (quali il livello di studio, l’ambiente in cui uno cresce, violenze in famiglia e tanto altro), sembrano essere più plausibili.

In ogni caso, però, è quasi impossibile prevedere il “gene”, l’elemento criminale e bloccarlo prima ancora che diventi consapevolezza, azione, delitto.

Grazie a numerose e interessanti ricostruzioni, gli autori ci illustrano anche vecchie teorie (per esempio il c.d. “crimine nel sangue”) avvalendosi però di nuovi dati genetici che potrebbero, se “difettosi”, predisporre una persona a compiere un crimine violento (predisporre non segnare obbligatoriamente il destino).

Questo volume pone anche una domanda fondamentale (e annosa): se i carceri e i tribunali sono usati per redimere e riprogrammare i criminali alla futura nuova vita sociale e civile, non sarebbe malvagio e crudele dare una pena uguale a due persone che hanno due menti-cervelli diversi (magari una con i geni pienamente “funzionati” e una no)?

Il Delitto del Cervello è uno splendido seppur piccolo saggio che apre una finestra su un mondo poco esplorato.

Il volume è diviso in vari capitoli uno più interessante dell’altro in grado di presentare i vari argomenti sotto prospettive e punti di vista diversi.

Nonostante sia un saggio “tecnico”, la lettura è veloce e affascinante – magari un po’ lenta in alcuni punti, lo ammetto, ma solo per spigare meglio il concetto ed evitare fraintendimenti.

Se devo proprio trovare una “pecca” è una – talvolta – limitata esposizione di fatti accaduti.

In breve: ho adorato i due esempi reali presenti nei primi capitoli così come i vari esempi fittizi e amato le varie ricerche condotte nei vari carceri, ma forse avrei fatto anche un altro capitolo, breve, in cui si aggiungono altre storie di persone che hanno vissuto esperienze dirette del raptus, sia con la certezza che con la probabilità che la causa scatenante possa aver avuto origine nel cervello/mente.

Concludendo, consiglio Il Delitto nel Cervello a tutti gli interessati di criminologia, psicologia e genetica, ma anche a tutti coloro che vogliono imparare o mettere in discussione le proprie opinioni su la parola criminale.

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