Good luck girls

Titolo originale: Good luck girls
Autrice: Charlotte Nicole Davis
Genere: Fantasy
Anno di pubblicazione: 2019
Titolo in Italia: Good luck girls
Anno di pubblicazione ITA: 2020
Trad. di: Lia Celi

– Ho ricevuto una copia di questo libro –

Loro sono le ragazze della fortuna (Good luck girls) ma di fortuna, po’erelle, in verità ne hanno ben poca.

Nel mondo di Arketta, i genitori mandano le figlie nelle case di benvenuto convinti di affidarle a una vita migliore; in verità le gettano in una bolgia di abusi e soprusi, marchiate come bestiame con un tatuaggio impossibile da rimuovere e che brucia la pelle se si prova ad occultarlo.

Seguiremo Clem (appena “promossa” ragazza della sera) nel suo incontro con il primo cliente che finirà con la morte (accidentale) di quest’ultimo.

Aster – sorella maggiore di Clem – Tansy e Mallow – amiche di Clem – e Violet, la perfettina nonché preferita di Mamma Fleur (maîtresse di Green Creek) aiuteranno la ragazza a nascondere il corpo per scappare poi tutte insieme dalla casa di benvenuto.

Ma il gruppo di fuggitive ha un obiettivo ben preciso: quello di trovare la leggendaria Lady Ghost, la sola – pare – in grado di cancellare il marchio del tatuaggio maledetto.

L’idea di un fantasy-western mi ispirava davvero un sacco… ma ci sono alcune cose che, purtroppo, non mi hanno entusiasmata:

  • in primis, l’ambientazione. Non mi sarebbe dispiaciuto un approfondimento maggiore, invece ci sono molti elementi che vengono gettati lì senza altre spiegazioni (per esempio: chi sono i simil spettri che si aggirano per il paese e soprattutto perché ci sono? Com’è che viene tolta l’ombra alla gente? Etc.);
  • seconda cosa… western? Insomma… giusto perché si spara e c’è un assalto a una banca;
  • le ragazze hanno poco approfondimento nonostante la vicenda le veda come protagoniste indiscusse. Il loro rapporto si evolve in maniera automatica (perché così dev’essere insomma) e l’unico elemento di “crescita” è una sorta di “cerchio della fiducia” in cui una fa un errore e si scusa poi con le altre – che accettano sempre con molta serenità il tradimento o la bugia – a situazione risolta;
  • i twist – che alla fine sono un po’ troppi e troppo schematizzati (arrivo in un nuovo posto-> difficoltà -> risoluzione) – si concludono sempre nello stesso fortunato modo (vedi sopra perché così deve andare).

Insomma… peccato davvero.

Il romanzo è il primo di una duologia (per il momento almeno). Devo dire che, tutto sommato, questo primo libro si conclude abbastanza bene e potrebbe anche reggersi da solo.

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