Alenka Zupančič, filosofa slovena in grande ascesa nel firmamento della filosofia radicale, propone un’interpretazione del sesso che si muove fra Lacan e Marx, suoi autori di riferimento: la categoria della sessualità non riguarda solamente un aspetto limitato, per quanto vitale, dell’esperienza, né e solo lo strumento interpretativo fondamentale della psicoanalisi, ma e qualcosa che spiega fondamentali aspetti dell’esistenza associata e in generale della nostra capacita di conoscere il mondo e di agire su di esso. Il carattere fondamentale del sesso, che spiega questa sua multiforme importanza, non e quello della pienezza vitale, dell’affermazione di una pulsione biologica, ma quello negativo e paradossale della mancanza. E proprio il fatto che il desiderio sessuale si configuri come assenza a garantirgli questo ruolo propulsivo nell’attività umana.
L’autrice
Alenka Zupančič (1966) è professoressa al Filozofski Inštitut all’Università di Lubiana, oltre che all’Università di Nova Gorica e all’European Graduate School (Saas-Fee, Svizzera). Studiosa di psicoanalisi lacaniana e di filosofia continentale (in particolare Kant, Hegel, Nietzsche, Bergson e più recentemente Badiou) fa parte, assieme a Mladen Dolar e Slavoj Žižek, della Scuola psicoanalitica di Lubiana. In Italia è uscito Etica del reale. Kant. Lacan (Orthotes, 2012).
Titolo: Che cosa è il sesso?
Autrice: Alenka Zupančič
Genere: Saggio
Casa editrice: Ponte alle Grazie
Pagine: 288
Prezzo ed. cartacea: 14,90€
Disponibile dal 30 agosto 2018!
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