A caccia del diavolo

a caccia del diavoloTitolo originale: Capturing the Devil
Autrice: Kerri Maniscalco
Genere: YA
Anno di pubblicazione: 2019
Titolo in Italia: A caccia del diavolo
Anno di pubblicazione ITA: 2020
Traduzione di: Maura Dalai
Pagine: 469

Preceduto da:
Sulle tracce di Jack lo Squartatore
Alla ricerca del principe Dracula
In fuga da Houdini

 – Ho ricevuto una copia di questo libro –

Dopo il sofferto viaggio a bordo della RMS Etruria, Audrey-Rose e Thomas sono finalmente a New York.

[Ah, ovviamente attenzione agli spoiler per chi non ha letto i precedenti volumi della serie]

In città, la situazione è ancora silenziosa ma tendenzialmente esplosiva: sembra infatti che una serie di strani omicidi si stia verificando per le strade newyorkesi, ma il male sembra guardare con un certo interesse anche in altre direzioni.

Ultimo capitolo della serie, A caccia del diavolo è la giusta storia a conclusione di un cerchio iniziato con Sulle tracce di Jack lo Squartatore.

Devo dire che, quanto a tasti dolenti, vale – più o meno – quello che già avevo avuto modo di scrivere sui precedenti capitoli:

  • classico gioco” lei/lui” (insomma dopo tre libri insieme e i soliti discorsi, direi che i problemi di fiducia tra i protagonisti potrebbero essere superati);
  • stesso discorso per i personaggi che ritornano (e sui quali non posso ricadere ancora i soliti sospetti già superati nelle storie precedenti);
  • alcune soluzioni di intreccio un po’ troppo comode e spiegazioni affrettate;
  • un passetto indietro – secondo me – nella parte mistery rispetto a quello che avevo scritto per In fuga da Houdini.

Trovo, però, che alcuni elementi siano invece migliorati o comunque io li ho apprezzati di più:

  • il contesto storico entro il quale la storia si muove; saranno state le innovative luci elettriche della città, ma l’ho trovato maggiormente curato (e non, come nei precedenti capitoli, una serie di dettagli infilati come sottofondo);
  • … e tendenzialmente apprezzo l’idea di fornire un’infarinatura – anche se molto blanda – su alcuni dettagli e personaggi storici (sono dettagli che potrebbero poi spingere qualche giovane lettore ad approfondire in altro modo);
  • l’idea di chiudere una serie tornando in un certo qual modo alle “origini”;
  • bonus: la nonna di Audrey-Rose, Lady Everleigh (vorrei aprire una petizione per avere un libro interamente dedicato a lei ?).

Per questi motivi, l’ultimo capitolo della saga per me si prende una sufficienza piena. a caccia del diavolo interno

A questo punto, dopo aver avuto modo di leggere l’intera saga, direi che è tempo per tirare le somme.

Confermo che i libri della Maniscalco sono davvero molto scorrevoli e, nonostante l’elevato numero di pagine, si leggono davvero molto bene e velocemente.

La storia non sempre eccelle per originalità o complessità, ma è indubbiamente apprezzabile l’intento dell’autrice di mescolare insieme la fantasia dei suoi personaggi con eventi storici reali (incuriosendo magari qualcuno a documentarsi ulteriormente).

Le ambientazioni su cui i personaggi si muovono non sempre è “vivo”, nel senso che si ha spesso la sensazione che si tratti di dettagli gettati lì giusto per far da sfondo e, in effetti. s’incorre in qualche anacronismo – soprattutto quando si parla della protagonista.

Con la protagonista, per restare in tema, ho trovato difficile sodalizzare, ma ci sono una serie di personaggi che comunque fanno bene il loro ruolo (anche se effettivamente con alterne fortune).

Consiglierei la serie Stalking Jack the ripper a un pubblico giovane che sicuramente porrebbe sorprendersi di più per certe soluzioni (solo perché i giovani lettori hanno tendenzialmente un bagaglio di letture, intrecci e storie ancora in fieri e quindi potrebbero non restare sorpresi da situazioni già viste semplicemente perché ancora non le hanno viste; non per altro).

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