Stando a quanto riportato dal New York Times questa settimana, sarebbe stato ritrovato un libro inedito di Charlotte Brontë (non do niente di certo, visto quello che è successo con il ritrovamento del racconto di Arthur Conan Doyle).
Il testo incriminato avrebbe una lunga storia da raccontare. Oltre, ovviamente, al fascino per la prosa della sua autrice, il libro ha vissuto una vera e propria epopea. Naufragato sulle coste del Devonshire (Inghilterra) nel lontano 1800, è tra gli unici effetti della madre delle Brontë, Maria, sopravvissuto al disastro. Per un po’ sparisce e ricompare nel 1916 tra gli averi di una famiglia americana, la quale sembrerebbe averlo avuto nella sua disponibilità fino ad oggi (ma sfuggono i dettagli di come – e dove – la famiglia ne sia entrata in possesso).
La Brontë Society, venuta a conoscenza della sua esistenza, si è dichiarata interessata al libello e pronta ad acquisirlo.
Il testo sembra essere stato scritto da Charlotte (più famosa come l’autrice di Jane Eyre) all’età di 17 anni.
Conterebbe, stando all’intervista telefonica rilasciata da Ann Hinsdale, curatrice del museo Brontë, un testo in prosa e una poesia.
Entrambi gli scritti vedono come protagonista il regno di Angria, luogo immaginario creato da Charlotte e suo fratello Branwell. Nonostante si tratti di un posto di fantasia, sembrano essere invece reali i numerosi personaggi – inglesi – citati. Sia la poesia che il testo ammonterebbero a circa 70 righe l’uno ed il secondo vede come protagonista Mary.
Le parole della curatrice sul libro:
«It’s quite romantic, quite dramatic language, written by a teenage girl who even at that age had the ambition to be forever known as a poet.»
È molto romantico, il linguaggio abbastanza drammatico, scritto da un’adolescente che, anche a quell’età, aveva l’ambizione di essere conosciuta per sempre come poetessa.
In ogni caso, l’acquisto sembra essere andato a buon fine e la Brontë Society sborserà 200.000 sterline (circa 285.000€). Poi, finalmente, lo scritto potrà essere esposto al pubblico presso il Brontë Parsonage Museum, Haworth (nord Inghilterra).