Ultimamente ho sentito molto parlare della crisi dei libri in Italia (in televisione, sui giornali…).
Sembra un dato certo e allarmante: in Italia non si legge.
Eppure in libreria ci ho sempre visto gente, per le promozioni online dei libri o le ultime uscire non bastano le dita di una mano per contarle tutte e le case editrici sono intasate da tutti i manoscritti che ricevono, il Salone è pieno di lettori che gironzolano per gli stand.
Si richiamano le indagini ISTAT, così mi sono detta: andiamo a vederle queste indagini.
Insomma, un primo dato di riferimento è del 2010 (quindi, si parla già di qualche anno fa).
Risulta che, in Italia, il 44,3% della popolazione ha letto fino a 3 libri; il 15,1% ne ha letti 12 o più.
I lettori più appassionati sono quelli della fascia tra gli 11 e i 17 anni (oltre il 59%), con un picco tra gli 11 e i 14 anni (65,4%).
Più recente è, invece, il dato, diffuso nel 2014, nel quale la media di libri letti è scesa a uno solo l’anno (rispetto al 2012, la quota di lettori è scesa dal 46% al 43%).
I lettori più accaniti restano quelli nella fascia degli 11/14 anni (57,2%). Emerge che “la propensione alla lettura dipende dalla scuola, ma anche dall’ambiente familiare: leggono libri il 75% dei ragazzi tra i 6 e i 14 anni con entrambi i genitori lettori, contro il 35,4% di quelli con genitori che non leggono“.
Insomma, detto sinceramente potrebbe andare meglio (molto meglio eh), ma io non ci vedo nulla di così drammatico o irrecuperabile.
Se riuscissimo a creare delle politiche a sostegno delle cultura (nel senso proprio di trasmettere l’amore per la cultura), potremo recuperare e imparare a godere tutti del piacere della lettura.
Venendo comunque al motivo di questo articolo, quanto leggete voi?
Io, ad esempio, l”anno scorso, complici alcuni impegni accademici e congiunzioni astrali non troppo propizie, ho fatto cifra tonda, leggendo 30 libri.
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Per le indagini ISTAT che ho preso come riferimento, cliccate qui e qui.