La ragazza fantasma recensione

recensione la ragazza fantasmaTitolo originale: Twenties Girl
Anno di pubblicazione: 2009
Autore: Sophie Kinsella
Genere: Commedia/Chick lit
Titolo in Italia: La ragazza fantasma
Anno di pubblicazione ITA: 2009

Lara Lighton si trova, purtroppo per lei, in un momento alquanto critico della sua esistenza. Il suo ragazzo l’ha mollata (con una mail e senza troppe  spiegazioni) e l’agenzia di cacciatori di teste che ha da poco inaugurato con l’amica non riesce ad ingranare. Anzi, per la verità, la sua cara amica (e socia in affari e unica, al momento, ad avere le conoscenze e le competenze per trovare gli ingaggi), Natalie, dopo un viaggio a Goa, ha deciso di stabilirsi lì fino a data da destinarsi (ovviamente, c’entra un uomo bello e palestrato). A complicare le cose ci si mettono anche i genitori di Lara (e le bugie che lei gli ha rifilato per evitare che si preoccupassero) che adesso vogliono costringerla a partecipare al funerale di una prozia mai conosciuta. Con l’indosso l’abito nero e la consapevolezza che i parenti serpenti avranno qualche ipocrisia e falso sorriso da propinare (lo zio è, infatti, un multimiliardario del caffè – tipo Starbucks – che tiene molto alla sua finta immagine di uomo affezionato alla famiglia), Lara si reca alla triste funzione. Sono presenti solo loro sei (Lara e i genitori, lo zio Bill con la moglie e la figlia), ma nessuno  conosceva questa prozia o era mai andato a trovarla alla casa di riposo e la conseguenza è che la situazione è davvero imbarazzante. La questione diventa ancora più complicata, quando Lara sente una ragazza urlare in cerca di una collana. Sembra che nessuno si accorga di quella ostinazione e di quel continuo vociare, ma la ragazza insiste e si rivolge direttamente a Lara: – Voglio la mia collana! Dov’è la mia collana?-. Il problema è che la ragazza è diafana, semi trasparente, come se fosse un fantasma o un’allucinazione. Nessuno la vede o la sente… tranne Lara.

Avevo già letto “I love shopping” e devo dire che, almeno per alcuni aspetti, i libri sono simili: c’è lei, che è stata piantata o è semplicemente single; c’è il denaro, anzi… non c’è, perché la protagonista è quasi sempre in difficoltà economiche; c’è il lui di turno (affascinante, intelligente, forte, indipendente, ect.), inizialmente odiato/bistrattato; e ci sono i genitori di lei, ai quali vengono sempre propinate assurde bugie. Entrambe le protagoniste sono un po’ schizzate e imbranate, sotto certi punti di vista anche infantili, ma, nonostante tutto, simpatiche. Con questo, il libro è comunque piacevole (anche se prevedibile) e simpatico (anche se certe situazioni sono davvero al limite dell’assurdo). E’ una lettura molto leggera che, comunque, alla fine strappa qualche lacrimuccia.

Voto: 3/5


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