Brother & Sister recensione

recensione brother & sisterTitolo originale: Brother & Sister
Anno di pubblicazione: 2004
Autrice: Simona Vinci
Genere: Romanzo

Cat, Mat e Francesco (aka Billo) sono tre fratelli particolarmente sfortunati (e dai nomi un po’ surreali per abitare nei pressi non meglio imprecisati di Bologna ed avere origini calabresi). Non si capisce bene quanto tempo prima, ma hanno perso il padre e la vicenda si apre a pochi giorni dalla morte della madre. Sono tutti minorenni ed, essendo orfani, molto probabilmente verranno a breve separati e dati in affidamento. Mat, il ragazzo sui quattordici/tredici anni, oltre ad essere, a quanto sembra, un accanito fumatore di Marlboro, ha anche intenzioni serie. Non volendo essere separato da ciò che gli resta della sua famiglia, si arma (nel vero senso della parola) con il fucile del padre per tenere lontano gli assistenti sociali. Al momento, però, è notte e, quindi, a giro non c’è nessuno a fare da bersaglio. La notte trascorre tra  Cat che racconta una fiaba, discussioni, passeggiate a notte fonda nel bosco, discussioni, Cat che racconta una fiaba e ancora blablabla vari… Ma è bene che mi fermi qui, perché vi ho già rivelato le prime cinquanta pagine del libro (ed essendocene 113, meglio mi taccia).

Nella mia ignoranza, devo ammettere che, quando ho visto la copertina e (in particolare) il titolo del libro, ho subito pensato fosse il libro da cui avevano tratto ispirazione gli autori della sceneggiato televisivo Brothers & Sisters. No.
Forse non ho beccato il libro giusto per conoscere quest’autrice, ma il suo stile telegrafico (soggetto+verbo+complemento+punto) e il triste dato che l’unica punteggiatura presente, oltre ai punti interrogativi/esclamativi, sono il punto e la virgola, non mi incoraggeranno a leggerne altri. La conclusione non porta a nulla (non si sa se i fratelli verrano separati o no); non viene spiegato nulla di quello che è successo (ad esempio, come è morta la madre, perché i fratelli non hanno parenti che potrebbero accoglierli in casa e non costringerli alla separazione). Insomma, il tutto si riduce ad una semplice chiacchierata-notturna/raccontami-una- storia/nota-le-somiglianze-tra-la-nostra-storia-e-la-fiaba fra fratelli.

Voto: 1/5


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