Le agenzie letterarie

agenzieAvevamo iniziato il nostro discorso sul problema di farsi leggere il proprio dattiloscritto un po’ di tempo fa.
Non sto, quindi, a ripetermi sui problemi dell’editoria, sull’incertezza di avere una risposta da una CE (anche a distanza di parecchi mesi dall’invio) e dall’amletico dubbio del “verrò letto/a?”.

Però, dobbiamo partire da questo dato di fatto incontrovertibile: le CE (piccole, medie, grandi, tonde, quadrate, serie, poco serie…) sono subissate di richieste. Si parla di centinaia di manoscritti al mese; migliaia l’anno. Con un personale numericamente inadeguato a far fronte alla mole di dattiloscritti e che spesso non ha il tempo materiale di leggere tutto ciò che arriva.

Avevamo detto che un buon modo per “accalappiare” il redattore, l’addetto di segreteria, lo stagista o chiunque altro era quello di scrivere una buona sinossi e presentare un testo esente da errori e narrativamente coerente.

Ma avevamo anche detto che, talvolta, non è sufficiente.

Allora, era sorta una domanda. Se le BIG non leggono, se le piccole e medie CE sono subissate dalle richieste e riescono a farvi fronte con lentezza, come ci arrivano quei libri sugli scaffali delle librerie?

Be’, se hai iniziato a guardarti d’intorno con l’idea di pubblicare un libro tutto tuo, avrai sicuramente scoperto l’esistenza delle agenzie letterarie. In parte, il merito (o il demerito per certi titoli) dei libri che ci ritroviamo nelle librerie è anche loro, degli agenti letterari.

Innanzitutto, di cosa stiamo parlando?
Di estrazione anglo-americana, l’agenzia letteraria si pone come intermediario tra l’autore/autrice e la casa editrice. I suoi compiti sono numerosi e variegati: promozione del libro presso le case editrici più o meno importanti (si ripete spesso che l’agente letterario dispone di numerosi canali preferenziali tramite i quali garantire almeno la sicura lettura del dattiloscritto da parte delle CE selezionate); aiuto in fase di accettazione del contratto proposto dalla CE; cura degli interessi dell’autore (ad esempio, l’agente letterario controlla che la CE ti dia sempre ciò che ti spetta nei tempi giusti).

E non solo: molti di loro aiutano lo scrittore o la scrittrice a migliorare il testo, modificandolo dove necessario, puntando sugli elementi di forza ed eliminando o rafforzando le parti deboli della narrazione. Altri, fanno scouting di giovani talenti (alcuni gratuitamente; altri impongono la c.d. tassa di lettura).

Esistono, quindi, vari tipi di agenzie che possono offrire servizi di lettura del testo e altre, invece, che si occupano di stabilire un contatto vero e proprio con le case editrici per la presentazione e promozione del vostro manoscritto.
Non solo, alcune agenzie letterarie offrono degli importantissimi servizi di consulenza legale per venire in soccorso dello scrittore, in una posizione debole rispetto ovviamente a quella della case editrice, aiutandolo a comprendere le varie clausole del contratto che sta andando a firmare.

Vi sono poi alcune agenzie letterarie che rappresentano gli unici canali attraverso i quali sottoporre il proprio scritto ad un editore… nel senso di essere semplicemente letti e non necessariamente anche pubblicati (ma qui stiamo parlando delle BIG come Salani, Mondadori, Feltrinelli, ect.).

Che fare allora? Il mio consiglio è di stare attento/a.
La fregatura è sempre dietro l’angolo e, dal momento che manca una regolamentazione specifica per l’agenzia letteraria, talvolta ci si può trovare davanti a dei semplici furbetti.

Anche qui, quindi, ti consiglio un certo studio dei vari agenti. Seleziona quelli che rispondono alle tue esigenze (vale lo stesso discorso fatto per la scelta delle CE).

Verifica sempre la loro affidabilità e la loro onestà. Sui loro siti internet, cerca gli autori della loro scuderia, controlla con quali CE hanno contatti e le modalità di invio per quanto riguarda lo scouting (che, ricorda, può essere a pagamento o gratuito).
Aggiungo una piccola considerazione: tendenzialmente, sono contraria al pagamento di una tassa di lettura (soprattutto, quando le cifre sono troppo alte), ma non mi sento di considerare chi la richiede un furfante. Considerate le migliaia di proposte – spesso improponibili – che arriveranno loro e il tempo sprecato per leggere…

Comunque…

Le agenzie letterarie, in realtà, sono un “fenomeno” importato dagli Stati Uniti, dove lì davvero lo scrittore ha l’occasione di interfacciarsi con professionisti seri e certificati.
In Italia, come spesso accade, si fanno le cose arruffate e ingarbugliate e non è poi così certo che l’agenzia letteraria a cui decidete di affidarvi sia onesta. Su Internet ne fioccano di nuove quasi ogni giorno. Accanto a tante agenzie oneste e valide che svolgono il loro lavoro con competenza e professionalità, si può sempre nascondere la truffa. Quindi, attenzione! A questo proposito, ho trovato un interessante articolo di Giulio Mozzi, che stila un vero e proprio decalogo per guardarsi da agenzie e agenti farlocchi.

In ogni caso, buona fortuna!

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